Ischia Dolphin Project

Le acque degli Arcipelaghi Pontino e Campano rappresentano un’opportunità unica per lo studio dei cetacei poiché dal 1991 vi si registra la presenza di sette diverse specie mediterranee.

L’area di studio è conosciuta per la sua alta biodiversità pelagica. La regione è stata descritta come sito di alimentazione per le balenottere comuni (Balaenoptera physalus), sito di alimentazione e riproduzione per le stenelle striate (Stenella coeruleoalba), i grampi (Grampus griseus), i tursiopi (Tursiops truncatus) e i capodogli (Physeter macrocephalus). Infine l’area è stata classificata come habitat critico per il delfino comune (Delphinus delphis) mediterraneo nel Piano d’Azione per i Cetacei dell’IUCN. Anche i globicefali (Globicephala melas), sebbene occasionalmente, sono registrati nell’area.
Dal 1997 lo studio si è focalizzato sul canyon di Cuma, una profonda valle sottomarina situata tra le isole di Ischia e Ventotene. I canyon sottomarini giocano un importante ruolo negli eventi biologici e sono spesso delle aree di alta diversità di specie per via delle loro caratteristiche oceanografiche

Grazie ai dati raccolti con il vostro aiuto, nel 2008 Oceanomare Delphis è riuscita a far includere nell’Area Marina Protetta “Regno di Nettuno” – isole di Ischia, Procida e Vivara – una zona a protezione speciale dedicata ai cetacei e all’habitat critico di delfino comune, classificato in Mediterraneo come endangered nella Lista Rossa dell’IUCN.
Nell’ottobre 2016, durante il primo Workshop IMMA (Important Marine Mammal Area) per il Mediterraneo organizzato da IUCN Marine Mammal Protected Areas Task Force, Oceanomare Delphis ha candidato le acque di Ischia e Ventotene e gli Arcipelaghi Pontino e Campano come Important Marine Mammal Areas (IMMAs), dopo un anno, entrambe le aree sono state riconosciute come IMMAs.

Area di studio

L’area di studio è situata nel Mar Tirreno centrale (Italia) e si estende per circa 8800 km2; essa comprende l’Arcipelago Campano (Golfo di Napoli, isole di Ischia, Procida, Capri) e l’Arcipelago Pontino (Golfo di Gaeta, isole di Ventotene e Ponza) entrambi situati sul margine continentale tirrenico orientale. È caratterizzata da attività vulcanica e da strutture geologiche complesse, tra cui canyon sottomarini, montagne sommerse, canali erosionali e secche rocciose.

Le acque a nord-ovest di Ischia comprendono il canyon sottomarino di Cuma, noto per la sua varietà di pesci pelagici, uccelli marini e cetacei. La fossa del canyon (profonda 850 m) forma una valle sottomarina tra Ischia e Ventotene.

A sud-est di Ischia, nel Golfo di Napoli, la piattaforma è interrotta al largo da due grandi canyon (Magnaghi e Dohrn), che formano il sistema di canyon Magnaghi-Dohrn.

Obiettivi

Lo scopo principale del progetto è identificare aree chiave per i cetacei. Altri obiettivi sono:

  • definire il grado di residenza dei cetacei intorno a Ischia;
  • stimare la dimensione e il trend delle popolazioni;
  • analizzare la struttura sociale delle popolazioni;
  • studiare l’utilizzo dell’ambiente e la distribuzione nell’area;
  • determinare l’impatto sugli animali delle operazioni di pesca e traffico navale;
  • descrivere il repertorio acustico dei cetacei.

Oltre a obiettivi puramente scientifici, il progetto di studio mira alla tutela dei cetacei attraverso:
la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui problemi dei cetacei e dell’ambiente in cui vivono;
la comunicazione dei risultati ottenuti alle autorità locali e internazionali, e alle organizzazioni ambientaliste;
la protezione dell’area.

TECNICHE DI RICERCA

Foto-identificazione

La foto-identificazione è una tecnica utilizzata nella ricerca sui cetacei, che consente di ottenere importanti informazioni sulla taglia delle popolazioni, sulla distribuzione e sugli spostamenti degli animali, sull’organizzazione sociale, sul tasso riproduttivo e sull’utilizzo dell’habitat. I cetacei vengono fotografati e identificati sulla base di caratteristiche naturali e permanenti presenti sul corpo.

Capodoglio: 102 individui foto-identificati. Tra questi, 71 (70%) sono stati avvistati solo in un anno e 31 (30%) sono stati ricatturati in anni diversi dopo la loro prima identificazione.

Delfino comune: 94 individui foto-identificati. 74 degli individui identificati sono stati riavvistati negli anni. Di questi, 24 delfini sono stati avvistati in un periodo che va dai due ai quattro anni; 19 individui sono stati avvistati in un periodo che va dai cinque ai sette anni; 31 hanno mostrato un alto grado di fedeltà del sito, in quanto sono stati avvistati più volte in un periodo che va dagli otto agli undici anni.

Grampo: 43 individui foto-identificati.

Tursiope: 204 individui foto-identificati di cui 44 femmine. 110 individui (tra cui 33 femmine) sono stati riavvistati nel corso degli anni.

Bioacustica

I rilevamenti dei cetacei vengono effettuate anche acusticamente, ascoltando i suoni prodotti dagli animali.
Il progetto utilizza un array di idrofoni stereo trainati realizzata nel laboratorio CIBRA (larghezza di banda 600 Hz – 100 kHz) dell’Università di Pavia.

Le differenze nel tempo di arrivo delle vocalizzazioni dei cetacei sui due idrofoni ci permettono di localizzare gli animali utilizzando i moduli di PAMGUARD.

Il sistema di riproduzione del suono installato a bordo permette a tutti i partecipanti di ascoltare le voci del mare dal vivo. In caso di avvistamento l’ascolto in tempo reale delle vocalizzazioni dei delfini o dei capodogli è un esperienza entusiasmante.

Spettrogramma di clicks e fischi di stenella striata

Fischi, click e altre vocalizzazioni vengono analizzate per definire le caratteristiche acustiche delle diverse specie nell’area di studio.

Lo studio si concentra sulla comunicazione acustica negli animali, lo sviluppo di protocolli per il monitoraggio e il censimento con l’acustica passiva, la creazione di un archivio sui suoni dei cetacei del Mediterraneo.

Comportamento

La registrazione del comportamento osservato consente di ottenere informazioni per interpretare le attività svolte dai cetacei: le abitudini alimentari, i comportamenti sociali e le interazioni con le attività umane.

Le metodologie di campionamento scelte per rilevare le attività esibite dagli animali utilizzano la registrazione di variabili comportamentali a intervalli di tempo regolari (composizione e formazione dei gruppi, comportamento aereo, interazioni sociali etc.).