Globicefalo

Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Classe: Mammalia
Ordine: Cetartiodactyla
Infraordine: Cetacea
Parvordine: Odontoceti
Famiglia: Delphinidae
Genere: Globicephala
Specie: Globicephala melas (Trail 1809)

Descrizione

Il globicefalo presenta dimorfismo sessuale, il maschio raggiunge quasi i 7 metri di lunghezza ed il peso di 2.3 tonnellate, la femmina è leggermente più piccola (circa 5.5 metri).
Il corpo è massiccio, e il rostro è appena accennato a causa della una forma a globo del capo. La colorazione è nero ebano oppure marrone scuro nell’adulto, mentre i giovani sono di color nocciola chiaro. Nell’adulto è sempre presente una macchia bianca sul petto e sul ventre a forma di ancora rovesciata.

La specie è distribuita in acque temperate e subpolari, si trova in zone pelagiche e costiere del Nord Atlantico e del Mare del Nord.
Nel Mediterraneo è presente nello Stretto di Gibilterra, Mar d’Alboran e nel Bacino Corso-Ligure Provenzale. In Italia gli avvistamenti si concetrano nel Mar Ligure e in Sardegna. L’unico nucleo conosciuto nella nostra area di studio, è oggi scomparso.
Il globicefalo è una specie gregaria per eccellenza che forma branchi da qualche decina fino a centinaia di esemplari.
La specie si alimenta in profondità e si nutre essenzialmente di cefalopodi, in particolare di calamari e totani.

Stato di conservazione in Mediterraneo

Nel 2021 la sottopopolazione Mediterranea di globicefalo è passata dalla categoria Dati insufficienti a quella di In pericolo (endangered).

I globicefali del Mediterraneo sono geneticamente isolati dalla popolazione dell’Atlantico settentrionale, e le stime contano meno di ~2.500 individui maturi. Negli ultimi 10 anni hanno subito un declino continuo a causa vari fattori: un’epidemia di morbillivirus nel 2006, alti livelli di contaminanti, disturbo da parte del traffico marittimo e del whale-watching e interazioni con la pesca. È stato previsto un declino della popolazione del 35% nell’arco di tre generazioni.

Elencato in
CMS App. II (solo le popolazioni dei mari del Nord e del Baltico)
CITES App. II
Convenzione di Berna App. II
Convenzione di Barcellona Protocollo SPA/BD, Allegato II

Stato di conservazione globale
Rischio minimo

Il nucleo locale

A partire dal 1995 è stata documentata la presenza semistanziale al largo dell’ isola di Ventotene di un gruppo stabile di globicefali.
Nel 1995 il branco era composto da 6 individui foto-identificati: tre maschi adulti (Cagliostro, Santiago e Enea), una femmina adulta (Señora), una femmina giovane (Emma) e un maschio immaturo (Pan). Il branco era guidato dal maschio più grande, il “pilota” Cagliostro, come osservato in altri gruppi sociali di questa specie.

Nel 1996 uno dei maschi adulti (Enea) è scomparso; in seguito, nel 1999, è stato registrato un nuovo nato nel gruppo. Le nostre osservazioni hanno documentato che Cagliostro, il “pilota”, si prendeva costantemente cura del giovane Pan (di circa 5-6 anni di età), rimanendo isolato dal resto del branco. D’altra parte, le due femmine e il secondo maschio del gruppo si appartavano con il nuovo nato, forse in difesa del piccolo.
Dal 2000 al 2004 abbiamo avvistato regolarmente solo Cagliostro e Pan, gli altri membri del gruppo non sono mai più stati incontrati. Nel 2006 Cagliostro e Pan sono stati avvistati per l’ultima volta, gli animali erano insieme ad una femmina e ad un nuovo nato.

Gli avvistamenti sono avvenuti quasi sempre a sudovest di Ventotene in un tratto di mare molto ristretto (3 Km2) corrispondente ad un cratere sottomarino non descritto in letteratura, da noi soprannominato “Globibar”. Gli ultimi avvistamenti del 2006, sono avvenuti invece a sud-ovest di Ischia, nel canyon di Punta Imperatore.

Acustica

Il globicefalo ha un repertorio acustico molto vario, sono state documentate diverse associazioni tra suoni e comportamento, tuttavia non esistono informazioni sul grado di stereotipazione dei fischi e sulla funzione “firma”.

Grazie alla continuità delle nostre osservazioni, è stato possibile registrare e catalogare i suoni emessi dai globicefali di Ventotene.
Tutti i fischi (n. 899) sono stati catalogati in base alla loro forma ed assegnati ai singoli animali osservando le bolle d’aria che venivano emesse durante la produzione dei fischi durante il nuoto a prua. I risultati dell’analisi hanno dimostrato che i globicefali producono prevalentemente (80%) il proprio fischio firma. I canti dei maschi sono stati predominanti (80%). Tutti I fischi hanno una struttura introduttiva. Il maschio giovane, Pan, ha sviluppato quest’introduzione solo nel 1996, e nello stesso anno ha introdotto un’ulteriore vocalizzazione finale al suo canto.