Oceanomare Delphis è una organizzazione non profit dedicata alla conservazione dei cetacei nel Mediterraneo.

Raccogliamo dati sull’ecologia comportamentale e l’acustica dei cetacei, il nostro archivio contiene informazioni relative ai loro spostamenti nell’ambiente, la dimensione e la composizione dei gruppi, la foto-identificazione, il comportamento e i l’acustica.

Pubblichiamo i risultati del nostro lavoro attraverso atti di convegni, riviste specializzate, nazionali e internazionali, e produce report tecnico-scientifici commissionati da associazioni internazionali.

Oceanomare Delphis accompagna alla ricerca scientifica sul campo, obiettivi prioritari come l’educazione e la conservazione, aggrega organizzazioni, gruppi e individui legati da un comune interesse per i cetacei e l’ambiente marino, al fine di incidere sulle istituzioni per intraprendere azioni concrete contro l’estinzione e la distruzione degli ecosistemi naturali provocati dall’uomo.

MMO e PAM

Dal 2015 Oceanomare Delphis collabora con CIBRA (Centro Interdisciplinare di Bioacustica e Ricerca Ambientale) per lo sviluppo di piani di monitoraggio e mitigazione dei mammiferi marini, campionamenti in mare e reportistica in relazione ai piani presentati.

PARTNER ACCOBAMS

Dal 2016, Oceanomare Delphis è partner di ACCOBAMS, l’Accordo per la Conservazione dei Cetacei nel Mar Nero, il Mar Mediterraneo e la contigua area Atlantica.

La nostra storia

La storia della nostra associazione comincia nel 1991. Dopo aver partecipato ai primi survey nei mari italiani condotti dall’Istituto Tethys in collaborazione con l’associazione velica I Venturieri, Barbara Mussi, armatrice dello schooner Barbarian, decide di fare dell’isola d’Ischia la sua base per intraprendere uno studio sui cetacei nelle isole degli arcipelaghi Pontino e Campano. L’area non era mai stata oggetto di una ricerca sistematica sui mammiferi marini, ma era stata notata per la sua particolare biodiversità.

La ricerca è iniziata con una raccolta dati che ha coinvolto traghetti, cargo, pescherecci e motovedette della Guardia Costiera e della Finanza. I dati sono stati discontinui, ma hanno confermato la presenza invernale dei cetacei nell’area di studio.

Contemporaneamente sotto la guida del comandante Angelo Miragliuolo sono cominciati i monitoraggi in mare utilizzando Barbarian, attrezzata dal 1995 con di un sistema di idrofoni.

I primi anni di osservazioni hanno permesso di stabilire la ricca varietà di cetacei nell’area di studio, confermando la presenza di sette specie diverse. Nel 1997 è cominciato nelle acque di Ischia lo studio della popolazione locale del raro delfino comune (Delphinus delphis).

Nel dicembre 1999, l’affondamento di Barbarian, a causa di una violenta tempesta che ha distrutto l’intero porto, ha causato un brusco arresto del progetto, che ha subito anche la perdita dei dati e della strumentazione di bordo. Nel marzo 2000, Angelo Miragliuolo e Barbara Mussi sono riusciti ad acquistare una nuova barca a vela, Jean Gab, per rinnovarla e attrezzarla per la ricerca.

L’anno successivo, grazie alla forte motivazione di Katia Massaro, che ha abbracciato la causa del progetto, è stata fondata Delphis Mediterranean Dolphin Conservation, un’organizzazione no-profit dedicata alla conservazione dei cetacei attraverso la ricerca e la divulgazione.

Delphis ha sostenuto lo studio negli anni ed è riuscita a diffondere la missione sul territorio, attraverso la creazione di un Museo dei Cetacei ed eventi di educazione come l’annuale Festa del Delfino.

Oceanomare Delphis Onlus

Condividendo visioni, azioni e persone coinvolte, Delphis MDC e Oceanomare, hanno deciso nel 2010 di unire le forze e di creare una nuova, più grande organizzazione. E’ nata così Oceanomare-Delphis Onlus (ODO), un ente non-profit che opera per lo studio e la tutela dei cetacei e degli ecosistemi in cui abitano, grazie ad azioni di conoscenza, conservazione e informazione.

Crediamo sia necessario mettere insieme idee, competenze ed esperienze per realizzare obiettivi comuni; solo così saremo in grado di affrontare le sfide presenti e future che riguardano la conoscenza e la conservazione dei cetacei.