Sopravvivenza nel Mediterraneo: il capodoglio Atlante.

Si è da poco conclusa la 34sima conferenza dell’European Cetacean Society in Galicia, Spagna. Vi presentiamo un nostro contributo, in collaborazione con altre associazioni.

Lo studio ha riportato il caso di un capodoglio di nome Atlante, con chiari segni di un’interazione con un’elica che gli ha asportato fino al 25-30% della pinna caudale. Questo animale è stato avvistato per la prima volta nell’ottobre 2021 nell’area settentrionale del Santuario Pelagos e nel maggio e luglio 2022, rispettivamente, nell’IMMA di Ischia e Ventotene e di nuovo nel Mar Ligure, registrando uno spostamento di 660 miglia nautiche in 292 giorni.

In base alle stime della lunghezza corporea, valutate con gli Inter-Pulse-Intervals e le immagini aeree, e alla presenza di altri individui in ogni avvistamento, Atlante è stato classificato come un giovane. In tutti gli avvistamenti, l’animale ha eseguito le tipiche immersioni di alimentazione di circa 40 minuti e le immagini aeree non hanno rivelato alcuna perdita di peso. Questi risultati suggeriscono che, nonostante la ferita, Atlante è in grado di nutrirsi regolarmente e di compiere lunghi spostamenti all’interno del bacino occidentale. I segni sulla coda rivelano che l’impatto con le navi è un pericolo reale per questa specie nel Mar Mediterraneo.

Condividere con la comunità scientifica la coda e i record di Atlante è fondamentale per tenere traccia di questo animale. Ulteriori dati saranno preziosi per capire come questa specie possa superare e sopravvivere a questo trauma.