Nel nostro ultimo studio, appena pubblicato su International Journal of Molecular Sciences, abbiamo sviluppato un metodo rapido per identificare quattro specie di cetacei del Mediterraneo… partendo non solo dai tessuti, ma anche dai loro escrementi! 🐬💩🔬
🧬 Grazie all’analisi High-Resolution Melting (HRM), possiamo riconoscere stenelle, tursiopi, capodogli e balenottere comuni con un protocollo veloce e altamente affidabile, anche da campioni degradati, come feci o tessuti spiaggiati. Il protocollo messo a punto consente di distinguere il DNA delle diverse specie in base alla temperatura di melting del prodotto di PCR, poiché ogni specie corrisponde ad una sequenza diversa, che a sua volta ha una temperatura di melting unica.
Una svolta per non solo per il monitoraggio della biodiversità marina, ma anche per la conservazione e la lotta al traffico illegale.
🔹 Questo lavoro nasce dalla sinergia e una solida collaborazione tra l’Università degli Studi di Napoli Federico II, l’associazione Oceanomare Delphis APS e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, da anni impegnati nello studio e nella tutela dei cetacei del Mediterraneo.
🌊 Un ringraziamento speciale all’equipaggio della barca a vela Jean Gab, che ha raccolto i campioni in mare aperto nel pieno rispetto degli animali.
📌 Per chi ama il mare, la scienza e la difesa della biodiversità: questo è solo l’inizio!